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Linee guida elettromedicali FocusMed

Indice:

Linee guida elettromedicali FocusMed

Premessa

Queste indicazioni generali sull’utilizzo dei nostri dispositivi nascono dall’esperienza diretta che abbiamo maturato nel corso degli anni, dal continuo confronto con i professionisti impegnati direttamente sul campo e da ricerche cliniche sperimentali.

Le indicazioni hanno carattere generale, non restrittivo, poiché ogni paziente ha delle peculiarità che richiedono un’attenta valutazione. Queste linee guida generali non sono state testate per dispositivi differenti dai nostri (es. dispositivi elettromedicali di tecarterapia o diatermia capacitiva resistiva – medie frequenze) proprio in virtù della differente tecnologia alla base della  nostra tecnologia ad alte frequenze.

Ciclo di terapia: durata e quantità delle sessioni.

Ciclo trattamento
Schema illustrativo di un ciclo di terapia composto da 10 sedute. A termine della 10°, si suggerisce una rivalutazione del caso. Rosso: sintomi severi. Verde: sintomi in miglioramento.

I protocolli di diatermia capacitiva testati sperimentalmente consistevano in 10 sedute di trattamento, della durata di 10 minuti minimo e 20 massimo. Le 10 sedute sono state effettuate nell’arco di 1 mese e successivamente i pazienti sono stati monitorati nel tempo. Gli studi hanno confermato sia l’efficacia del trattamento: i risultati sono stati evidenti sia durante il trattamento sia dopo che il trattamento era stato terminato. Inoltre è stata certificata la sicurezza dei dispositivi: non ci sono state reazioni avverse né in sede di trattamento né nel lungo periodo.

Pertanto noi suggeriamo di effettuare:

Un ciclo di terapia di diatermia capacitiva di circa 10 sessioni in totale suddivise nell’arco di almeno 4 settimane, dividendo le sedute nel seguente modo:

  • 3 sedute a settimana nella 1° e 2° settimana;
  • 2 sedute a settimana nella 3° e 4° settimana.

Di erogare il trattamento per un periodo non superiore ai 20 minuti.

Frequenza e potenza di emissione.

I risultati più importanti degli studi sono stati ottenuti con gli 8 MHz. Tuttavia, nei differenti protocolli sperimentali, spesso si è deciso di iniziare il trattamento con le frequenze più basse (2 o 4 MHz) poiché nel tempo si sviluppa i tessuti si adattano agli stimoli ricevuti.

Nei pazienti più fragili le frequenze minori permettono un più adattamento più graduale e fisiologico. All’aumentare della tolleranza del paziente è indicato l’aumento di potenza o di frequenza erogata durante la sessione.

Suggeriamo di adattare sempre le frequenze e la potenza emessa dai nostri dispositivi alle caratteristiche antropometriche del soggetto: altezza, peso, composizione corporea e stato di idratazione.

Il miglior modo per adattare il trattamento al paziente è di spiegargli ed insegnarli come riportare la sensazione di calore percepita definendo: 0 “Nessuna sensazione”, 10 “Sensazione di dolore”. Il range tra 4 e 6 indica “Sensazione di calore piacevole”,  ovvero l’obiettivo della nostra terapia.

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2. La pubblicità presso il pubblico dei dispositivi diversi da quelli di cui al comma 1 è soggetta ad autorizzazione del Ministero della Sanità. Sulle domande di autorizzazione esprime parere la Commissione di esperti prevista dall’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo
30 dicembre 1992, n. 541, che a tal fine è integrata da un rappresentante del Dipartimento del Ministero della Sanità competente in materia di dispositivi medici e da uno del Ministero dell’Industria, del commercio e dell’artigianato.